• Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 1
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 2
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 3
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 4
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 5
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 6
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 7
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 8
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 9
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 10 (Fonte dei Brusceti)
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 11
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 12
  • Monte Petrano Sentiero delle Ammoniti - immagine 13

Sentiero delle Ammoniti

Comprensorio: Monte Petrano
Località partenza: Secchiano
Località arrivo: Bivio sentiero 74
Traccia GPS:
 
Quota partenza: 330 metri
Quota arrivo: 780 metri
Quota massima: 780 metri
Dislivello: 450 metri
 
Lunghezza: 3,0 km.
Difficoltà: EE
Tempo salita: 1,30-2,00 ore.
Tempo discesa: 1,00-1,15 ore.

 

Il Sentiero delle Ammoniti del Monte Petrano è un nuovo percorso, ottenuto ripristinando una vecchia via ben conosciuta e frequentata dagli abitanti di Secchiano, che collega il paese al sentiero 74, con la possibilità poi di proseguire lungo quest’ultimo fino ai prati sommitali del Petrano.

Si tratta di un sentiero impegnativo, non tanto per il fondo che non presenta particolari difficoltà, quanto per le pendenze che, almeno nella parte iniziale, sono veramente notevoli. L’attacco del percorso si trova sulla provinciale che conduce da Cagli a Pianello, poche centinaia di metri dopo aver oltrepassato Secchiano, dove un cartello sulla sinistra indica lo stretto accesso alla passerella metallica che permette di superare il fiume Bosso e giungere sull’altro versante, da dove inizia immediatamente la ripida salita.

Come già accennato la parte iniziale è molto dura, si sale in ambiente abbastanza scoperto, su una larga pista sassosa che si inerpica sul fianco occidentale della montagna, accompagnati dai frequenti pannelli illustrativi che permettono agli escursionisti di approfondire la conoscenza delle ammoniti, fossili risalenti a milioni di anni fa, quando il terreno di quelle che oggi sono le belle montagne appenniniche si trovava sul fondo del mare. Se si è fortunati ed attenti, è possibile rinvenire qualche traccia di questi interessanti reperti lungo il tracciato, soprattutto in terra o nella formazione chiamata “rosso ammonitico”, che si incontra lungo la salita, ben riconoscibile a causa del suo colore.
La presenza di alcune piazzole di sosta con possibilità di affacciarsi sulla valle del Bosso, e godere di un piacevole panorama, rappresenta l’unica possibilità di riprendere fiato in questa prima parte, prima che l’ambiente muti rapidamente aspetto ed il sentiero si immerga nei boschi denominati “I Lecceti”, con la traccia che si restringe repentinamente ed il fondo che si fa via via meno sassoso e più simile ai tipici percorsi che si trovano in questa porzione di Appennino.
In questo tratto la salita si fa meno dura, con anche alcuni passaggi in falsopiano che risultano essere molto rilassanti dopo le fatiche precedenti, mentre si oltrepassa un impluvio quasi sempre privo di acqua.

In breve si giunge alla parte inferiore della cosiddetta Fonte dei Brusceti (un rigagnolo d’acqua che si intravede sulla sinistra, tra la fitta vegetazione), e poco dopo ad un nuovo impluvio, più grande del precedente, ove occorre fare attenzione all’orientamento, in quanto la traccia sembra proseguire apparentemente in piano oltre il guado, mentre in realtà bisogna rivolgere lo sguardo verso l’alto, ai segni presenti sugli alberi soprastanti che indicano la via corretta, che si trova circa 4-5 metri più in alto risalendo a fianco del corso d’acqua.

La salita, ora piuttosto comoda, prosegue quindi in direzione contraria al verso finora percorso (ovvero si torna in direzione di Secchiano ma avendo guadagnato parecchi metri di quota), si incontra quasi subito la parte superiore della Fonte dei Brusceti, qui molto più bella con le acque che formano una piccola cascatella addossata ad una parete rocciosa, si attraversa quindi l’impluvio già incontrato in precedenza (diversi metri più a valle), e si raggiunge quindi l’incrocio con il sentiero 74, segnalato da un segno su roccia che indica la biforcazione.

In questo punto il Sentiero delle Ammoniti termina, mentre l’escursione può proseguire verso la vetta del Petrano svoltando a destra, oppure si può decidere di ritornare a Secchiano scendendo sulla sinistra alla volta del vicino casolare delle Smirre e quindi del fondovalle.