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  • Parco Monte San Bartolo Sentiero 151 - immagine 3 (strada Bocca del Lupo)
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  • Parco Monte San Bartolo Sentiero 151 - immagine 8 (Monte Castellaro)
  • Parco Monte San Bartolo Sentiero 151 - immagine 9 (Monte Brisighella)
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  • Parco Monte San Bartolo Sentiero 151 - immagine 11 (Fiorenzuola di Focara)
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Sentiero San Bartolo (n. 151)

Comprensorio: Monte San Bartolo
Località partenza: Pesaro
Località arrivo: Gabicce Mare
Traccia GPS:
Numero:
151
Quota partenza: 10 metri
Quota arrivo: 60 metri
Quota massima: 225 metri
Dislivello: 600 metri
Vecchia numerazione:
1
Lunghezza: 19,3 km.
Difficoltà: E
Tempo andata: 3,30-4,00 ore.
Tempo ritorno: 3,30-4,00 ore.

 

Il Sentiero 151 (precedentemente alla realizzazione della nuova carta sentieristica era noto come sentiero 1 e terminava sul Monte Castellaro) è il più lungo del comprensorio del Parco San Bartolo, ed il suo percorso è stato recentemente allungato permettendogli di coprire l’intera estensione complessiva del parco stesso, da Pesaro a Gabicce Mare. Vista la sua notevole lunghezza (quasi 20km) è sicuramente il più impegnativo ed interessante del comprensorio, ed incrocia praticamente tutti gli altri sentieri presenti nell’area.

La partenza è posta a Pesaro, all'imbocco della strada di San Bartolo che si segue in salita per i primi 10 minuti di cammino. La strada è asfaltata ed agevole da percorrere, anche se vi è subito una discreta pendenza che consente di rompere il fiato e prepararsi al meglio al prosieguo dell'escursione. Si oltrepassa il “Monastero della purificazione” (bivio con il 152 che prosegue sulla destra, sempre su asfaltata), si continua a salire in maniera regolare fino a raggiungere un incrocio con la strada che, verso destra, porta alla Villa Imperiale (sentiero 152a).

In questo punto termina il primo tratto in salita, ed il percorso si inoltra nel versante volto a sud-ovest, quello caratterizzato dall’armonioso paesaggio rurale in cui è evidente il connubio tra l’uomo e la natura. Percorsi circa 200 metri (si incrocia sulla sinistra il 153, strada asfaltata che scende a Villa Caprile) si svolta a destra e si percorre per intero la strada Bocca del Lupo, lunga alcuni chilometri, caratterizzata da un piacevole saliscendi tra campi coltivati e il secolare bosco che circonda la soprastante Villa Imperiale. Terminato il piacevole tratto si sbuca sulla strada dell’Altarello (a sinistra contrassegnata con il numero 151a), che si imbocca verso destra, con le pendenze che si fanno veramente importanti anche se la lunghezza della salita è piuttosto contenuta.

Si oltrepassa una prima volta la strada Panoramica (che sarà compagna di viaggio per buona parte del percorso) e si affronta un breve tratto di sentiero sterrato che in breve giunge al caratteristico borgo di Santa Marina Alta (incrocio con il 154), attraversato il quale si prosegue sulla strada fino al primo tornante da dove, sulla sinistra ed in prossimità di alcune abitazioni, si percorre un nuovo e breve tratto di sentiero che conduce al tornante sottostante, dove il tracciato si ricongiunge nuovamente alla Panoramica, da percorrere per quasi un chilometro.

Si abbandona la strada svoltando a destra su di un sentierino ben tenuto che conduce ad un ampio prato, posto ai piedi del Monte Castellaro, dove è presente anche un’area di sosta attrezzata. Da questo punto è possibile raggiungere, con una deviazione (verso destra) di pochi minuti non segnalata ma evidente, la vetta del monte, sormontata da una croce che lo rende ben identificabile anche a parecchi chilometri di distanza. La cima è un punto panoramico veramente affascinante, con le sue pareti a strapiombo sul mare sottostante e le viste su Pesaro da un lato e sulla costiera romagnola dall’altro, e merita sicuramente una piacevole sosta ristoratrice.

Dall’area di sosta si riprende nuovamente l’onnipresente strada Panoramica, che si segue questa volta per circa 1,5 km, fino ai piedi del Monte Brisighella, in prossimità del Camping Panorama. Da qui il sentiero si stacca sulla destra e prosegue, in salita su pendenza discreta, su di un bel crinale che divide la falesia a strapiombo sul mare da un grande campo coltivato (anche in questo tratto si possono ammirare notevoli panorami), che conduce alla vetta, ove è presente un centro di inanellamento per uccelli selvatici (importante postazione scientifica presente fin dal 1993). Oltrepassata l’area protetta si scende su di un bel prato fino a raggiungere, ancora una volta, la strada che ricomincia a salire lambendo le pendici del Monte Trebbio. Nel punto più alto è posta una piazzola di sosta dalla quale si può godere di una notevole visuale su tutta la riviera romagnola, arrivando nelle giornate limpide a scorgere il porto di Ravenna.

Si svolta quindi a destra nei pressi di un bar-ristorante (dove si incrocia anche il sentiero 155), imboccando un breve tratto di sentiero che aggira una collinetta e giunge a Fiorenzuola di Focara, antico borgo arroccato su di uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, citato da Dante in un passo della Divina Commedia.

Oltrepassato il paese (al centro del quale sono posti gli incroci con il 155a che conduce alla selvaggia spiaggia sottostante e, poco dopo, anche quello con il 151c che scende nella sottostante Val Regina), di cui si costeggiano le mura abbandonando per qualche centinaia di metri la strada Panoramica, si scende leggermente di quota per poi risalire verso Casteldimezzo, alternando tratti di strada asfaltata a passaggi su sentiero (ampio) vero e proprio.

Raggiunto e superato l’abitato (altro caratteristico paesino con splendida vista mare) si riprende la Panoramica (incrocio con i sentieri 156 e 156c) in corrispondenza di un tratto rettilineo, il quale termina in corrispondenza di un bar-ristorante attualmente in disuso.
Qui il sentiero prosegue, con breve salita, in un tratto di sottobosco caratterizzato dalla massiccia presenza di ginestre, che conduce ad uno dei punti panoramici di maggior pregio del comprensorio, la Montagnola (denominata anche tetto del mondo), da dove lo sguardo abbraccia, ancora una volta, l’intera riviera romagnola. Si superano i caratteristici prati prima di scendere, su sentiero che ora si immerge nei boschi, sull’altro versante, soprastante il caratteristico porto di Baia Vallugola, del quale si possono godere scorci panoramici attraverso la vegetazione.

Terminata la discesa il sentiero confluisce nuovamente sulla familiare strada, che ora si segue per un tratto piuttosto lungo, di qualche km (qui si incontrano sulla sinistra i sentieri 156a e 156b), abbandonandola solamente per breve tratto, appena oltrepassato il bivio per Baia Vallugola (sentiero 151d), prendendo sulla sinistra una traccia sterrata ben segnalata che attraversa il retro di un residence, prima di rientrare su asfalto ancora una volta.

Proseguendo lungo la provinciale si oltrepassa la frazione di Vigna del Mare, dove si incrocia il sentiero 157 che sale da Case Badioli, prima di giungere a Gabicce Monte, transitando all’interno del paese e sbucando nella rinomata piazzetta con immancabile vista sul mare, dalla quale inizia la comoda discesa verso Gabicce Mare lunga circa un paio di chilometri.

Il lungo percorso termina quindi al confine settentrionale del parco, a poche decine di metri dalla frequentata spiaggia di Gabicce.