• Monte di Montiego Sentiero 463 - immagine 1
  • Monte di Montiego Sentiero 463 - immagine 2 (Ca' Marcuccio)
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  • Monte di Montiego Sentiero 463 - immagine 4 (Monte del Picchio)
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  • Monte di Montiego Sentiero 463 - immagine 9 (Capanna delle Guardie)
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Sentiero CAI n. 463

Comprensorio: Monte di Montiego
Località partenza: Valico Ca' Marcuccio
Località arrivo: Bivio sentiero 5
Traccia GPS:
Numero:
463
Quota partenza: 542 metri
Quota arrivo: 728 metri
Quota massima: 930 metri
Dislivello: 600 metri
Vecchia numerazione:
163
Lunghezza: 12,6 km.
Difficoltà: E
Tempo andata: 3,15-3,45 ore.
Tempo ritorno: 2,45-3,00 ore.

Il sentiero 463 del comprensorio del Monte di Montiego è un lungo sentiero, di media difficoltà, che si sviluppa prevalentemente sul crinale che separa le valli del Candigliano e del Metauro, offrendo ampie e spettacolari vedute panoramiche su una vasta porzione dell’entroterra pesarese.

Il punto di partenza è situato sulla strada provinciale 21 che conduce da Urbania a Piobbico, subito dopo aver superato il bivio con l’altra provinciale (numero 81) che prosegue verso Sant’Angelo in Vado, ed è segnalato da un cartello con frecce direzionali (seminascosto dalla vegetazione) posto su una stradina sbrecciata che si trova sulla sinistra a poche decine di metri dal bivio.

L’inizio del percorso, che si svolge da subito su ampia pista sterrata, è decisamente in salita, e permette di raggiungere in pochi minuti l’antico casolare denominato Ca’ Marcuccio, prima di inoltrarsi nelle verdi colline soprastanti, in una zona boschiva fresca e piacevole.

Superata la prima salita si affronta un tratto in falsopiano, con l’ambiente che si apre improvvisamente su ampi prati, si supera l’incrocio con il sentiero 465A (traccia molto evidente che si stacca sulla sinistra, anche se manca la segnaletica) e ci si dirige verso il Monte del Picchio, che si staglia evidente sullo sfondo, caratterizzato da una piccola croce posta sulla vetta.

Raggiunte le pendici del panoramico rilievo (si può effettuare una deviazione per godere appieno del fantastico panorama a 360° che abbraccia tutta la catena appenninica circostante, dal Carpegna al Nerone passando per l’Alpe della Luna) si segue la sterrata che aggira la montagna, quindi si incrocia un nuovo sentiero sulla sinistra (numero 465, anch’esso evidente ma nuovamente il bivio non è segnalato) e si prosegue sul versante nord-est su un sentierino abbastanza incerto, facendo attenzione a non imboccare una delle tante “false tracce” che si incontrano.

Completato il giro attorno al Monte del Picchio si ritorna nuovamente sulla strada sterrata, incrociando dopo poco tempo il sentiero 469 (questa volta è presente il cartello segnaletico con frecce direzionali), e si ricomincia a salire, attraversando il versante nord del Monte Caldare, superando una recinzione ed infine sbucando sull’ampia e comoda strada sbrecciata che si dirige verso il Monte di Montiego.

Si svolta a destra sulla strada, che si percorre per alcuni chilometri, in un tratto di falsopiano piuttosto rilassante durante il quale si incontrano numerosi altri sentieri, dapprima il 461, che conduce al centro di Urbania, sulla sinistra, quindi il 468, che funge da raccordo con il sottostante 462, sempre sulla sinistra, ed infine il 10, che si diparte sulla destra, alla volta del Castello dei Pecorari e quindi di Piobbico, nei pressi del piccolo rifugio “Capanna del Conte”.

Oltrepassato quest’ultimo incrocio la strada svolta in direzione sud-est puntando decisamente verso il Monte di Montiego, ed in breve si raggiunge il tratto più duro, dove si tagliano i numerosi tornanti utilizzando un ripido sentierino, che permette di guadagnare circa 200 metri di dislivello in breve tempo, prima di uscire sui prati sommitali, dove si incontra l’ultimo dei tanti sentieri incrociati, il 466, altro raccordo con il sentiero 462.

Una volta sui prati, si oltrepassano un piccolo rifugio ed una stalla, prima di proseguire verso la vetta seguendo la strada che si restringe via via fino a perdersi nell’ampia distesa verde, oramai a pochi metri dalla cima sulla quale è posta una piccola antenna.

Il sentiero, invece, prosegue sulla sinistra costeggiando una palizzata e raggiungendo il limitare dei boschi sul versante opposto a quello di salita, ovvero quello sud-est, e quindi si inizia a scendere in maniera decisa su fondo pietroso, raggiungendo una nuova grande spianata adibita a pascolo, dove il percorso termina incrociando il sentiero 5 che sale da Piobbico.
Da qui si possono raggiungere in breve il piccolo borgo di Montiego, sulla sinistra seguendo il sentiero 5, e la cresta della Balza della Penna, che si trova subito al di là del grande prato.