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  • Monte Nerone Sentiero 32 - immagine 5 (Ca' Rossara)
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  • Monte Nerone Sentiero 32 - immagine 9 (Fosso dell'Eremita)
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  • Monte Nerone Sentiero 32 - immagine 11 (Fosso Pisciarello)
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Sentiero CAI n. 32

Comprensorio: Monte Nerone
Località partenza: Colluccio
Località arrivo: Fosso Pisciarello
Traccia GPS:
Numero:
32
Quota partenza: 750 metri
Quota arrivo: 637 metri
Quota massima: 750 metri
Dislivello: 200 metri
Nuova numerazione CAI:
230A
 
231
Lunghezza: 4,0 km.
Difficoltà: E
Tempo andata: 1,45-2,00 ore.
Tempo ritorno: 2,00-2,15 ore.

 

Il sentiero 32 inizia in località Colluccio, staccandosi con una svolta a destra dal 31, proprio prima che quest’ultimo inizi la sua lenta ascesa verso la cresta del Cardamagna.

Nel tratto iniziale, caratterizzato da traccia molto ampia e comoda, il percorso procede in leggera discesa (con qualche isolata risalita in corrispondenza di alcuni impluvi) lungo il versante est del Cardamagna, in ambiente prevalentemente boschivo. Percorsi un paio di km si giunge sugli ampi prati che circondano Ca’ Rossara (incrocio con il sentiero 33), antico casolare attualmente in fase di ristrutturazione, dove occorre fare attenzione ad imboccare la debole traccia (non evidente) che si inoltra nel bosco, sulla destra, contrassegnata da un provvidenziale segno su albero.

Il sentiero scende quindi nella valle del Fosso dell’Eremita, superando un paio di passaggi panoramici (leggera esposizione) dai quali si può osservare tutta la valle, con le belle cascate del Fosso Pisciarello in alto verso est. La discesa termina con il guado del fosso (non pericoloso ma abbastanza ampio, potrebbe capitare di dover passare nell’acqua), superato il quale ci si ritrova in una zona dalla fitta vegetazione con, per fortuna, una buona segnaletica risistemata di recente che permette di orientarsi e raggiungere la traccia che inizia a salire, con media pendenza, verso il piccolo rilievo che funge da spartiacque tra i fossi dell’Eremita e del Pisciarello.

Terminata la breve salita si scende, quindi, nella valle di quest’ultimo corso d’acqua, da guadare anch’esso con un passaggio sicuramente meno problematico del precedente.

Oltrepassato il guado, il sentiero inizia ora decisamente a salire, attraversando il versante mediante una serie di stretti tornanti (è presente un bivio a sinistra, da ignorare, che conduce all’entrata di una delle tante grotte presenti sul Monte Nerone), fino a raggiungere l’incrocio con il sentiero 30 che sale dalle Porte del Rio Vitoschio, dove il percorso ha termine.

Subito prima dell’incrocio occorre fare attenzione ad un breve tratto su roccia da affrontare con cautela, in quanto molto stretto e con una discreta esposizione, soprattutto nelle stagioni umide potrebbe diventare scivoloso e di conseguenza pericoloso.