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Sentiero CAI n. 28

Comprensorio: Monte Nerone
Località partenza: Rifugio Ranco
Località arrivo: Prato del Conte
Traccia GPS:
Numero:
28
Quota partenza: 975 metri
Quota arrivo: 1080 metri
Quota massima: 1080 metri
Dislivello: 200 metri
Nuova numerazione CAI:
228
Lunghezza: 2,2 km.
Difficoltà: E
Tempo andata: 0,50-1,00 ore.
Tempo ritorno: 0,45-1,00 ore.

 

Il sentiero 28 è un itinerario che si sviluppa sul versante ovest del Monte Nerone, collegando il Rifugio Ranco con il Prato del Conte, tagliando tutto il versante a mezza costa ed attraversando lungo il percorso la valle formata dal Fosso Pisciarello, stretta e selvaggia.

Il punto di partenza si trova in corrispondenza di un tornante della strada asfaltata che sale da Serravalle di Carda verso la vetta del Nerone, ed è individuabile perché proprio a fianco dell'attacco è posta una lapide commemorativa, mentre sulla destra transita il sentiero 26 diretto al Rifugio Corsini.

Il primo tratto è in discreta salita, si attraversa un boschetto per raggiungere in poco tempo il grande prato scosceso di Col Lungo, dove occorre fare attenzione in quanto la traccia si fa molto debole se non addirittura assente, e la segnatura ricompare soltanto all'ingresso del bosco che si trova dall'altra parte del versante, con il risultato di rischiare di prendere (o perdere) facilmente troppa quota e non individuare il punto dove il sentiero si inoltra tra gli alberi.

Dopo l'entrata nel bosco si incontra dapprima l'angusta apertura che conduce alla Grotta del Drago, una delle tante formazioni che rendono il Nerone un vero e proprio paradiso per gli speleologi, quindi il tracciato prosegue con numerosi saliscendi di piccola entità, raggiungendo la stretta valle del Fosso Pisciarello, racchiusa da alte e spettacolari pareti rocciose, con il rumore dell'acqua che si fa intenso in quanto il fosso, poco più in basso, forma una notevole cascata gettandosi nella sottostante vallata. Questa zona è sempre molto umida, quindi è necessaria una certa cautela nel percorrerla, dal momento che il rischio di scivolare potrebbe non essere troppo remoto, soprattutto nel passaggio sui guadi (ce ne sono 3) che vanno affrontati per oltrepassare le varie diramazioni del fosso, piuttosto insidiosi anche perché il corso d'acqua ha una discreta portata persino nei mesi estivi.

Usciti dalla valle si ricomincia a salire di quota e, in corrispondenza di un passaggio a fianco di alcune roccette, l'ambiente si apre con il bosco che lascia spazio all'ampio Prato del Conte, da dove si possono ammirare vedute panoramiche in direzione nord-ovest, verso il Monte Carpegna ed i Sassi Simone e Simoncello.

Ancora una volta la traccia si fa debole attraversando il prato, ma il punto d'arrivo del sentiero è vicino ed un provvidenziale cartello segnaletico, installato nel 2014, permette di scegliere la direzione giusta e di terminare il percorso, confluendo nel sentiero 2 che sale da Piobbico verso il Rifugio Corsini. In questo punto si incrocia anche il 35 che proviene dalla valle del Rio Vitoschio.