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Sentiero del Faggio

Comprensorio: Bosco di Tecchie
Località partenza: Bivio Sentiero del Cerro
Località arrivo: Pian dei Santi
Traccia GPS:
 
Quota partenza: 690 metri
Quota arrivo: 755 metri
Quota massima: 850 metri
Dislivello: 160 metri
 
Lunghezza: 2,5 km.
Difficoltà: E
Tempo andata: 1,00-1,15 ore.
Tempo ritorno: 0,40-0,50 ore.

Il sentiero del faggio del Parco Naturale Bosco di Tecchie è il più impegnativo del comprensorio, e permette di raggiungere la secolare faggeta che rappresenta l’ambiente più suggestivo del parco.

Il punto di partenza è situato sul Sentiero del Cerro, ed è indicato da un vecchio cartello con indicazioni e tempi di percorrenza per Pian Dingola e La Faggeta.
La prima parte del percorso è in falsopiano, e permette di raggiungere in pochi minuti il Fosso di Pian Dingola, principale corso d’acqua che attraversa l’area protetta, che va oltrepassato mediante un facile guado, seguito da una breve ma ripida risalita (attenzione a massi e rami secchi disseminati lungo il tratto) che conduce alla piccola spianata di Pian Dingola.

Da qui si prosegue, ancora in falsopiano, attraversando il bosco che inizia a presentare i primi faggi, intervallati ancora dalla presenza di altre specie, fino al doppio incrocio dove si incontrano in rapida successione il Sentiero Didattico, che si raccorda anch’esso con il percorso del cerro, ed il Sentiero dei Pascoli, che prosegue sulla destra verso il Rifugio di Ca’ Tecchie.
Qui è posto un pannello illustrativo del sentiero, piuttosto datato ma ancora leggibile, ed inizia la fase più dura del percorso, con una ripida salita che permette di inoltrarsi nel cuore della secolare faggeta, posta sul versante nord-est delle Serre di Burano.
In questo tratto occorre fare estrema attenzione alla segnaletica, che è stata recentemente risistemata in alcuni punti, in quanto la traccia è praticamente assente e l’orientamento si basa esclusivamente sull’individuazione dei segni sugli alberi.

Terminata la salita in corrispondenza di un segno di svolta (si incrocia una traccia secondaria che esce dall’area protetta e conduce al crinale) si prosegue ora nuovamente su terreno pianeggiante, facendo sempre attenzione agli ostacoli posti sul terreno, dal momento che la faggeta presenta un ambiente totalmente integro e naturale, e gli alberi che cadono avendo terminato il proprio ciclo di vita non vengono rimossi, ma giacciono al suolo intralciando a tratti il passaggio.
Si attraversano quindi un paio di impluvi, di cui uno di dimensioni ragguardevoli, prima di iniziare a scendere dal versante, raggiungendo in breve tempo il limitare della faggeta e l’uscita sui prati, da dove si può svoltare a sinistra ricominciando a salire prima di raggiungere il limite superiore del parco, in località Pian dei Santi, dove si incrocia nuovamente il sentiero del cerro.
In alternativa, svoltando a destra all’incrocio precedentemente descritto, si raggiunge in breve tempo il Rifugio di Ca’ Tecchie, principale area di sosta della riserva.